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Des hommes contre la prostitution
et pour l'égalité

le risposte di Zeromacho alle 37 obiezioni che ci vengono mosse più di frequente

uomini che si mobilitano per

un mondo senza prostituzione

 

Ci dicono:

“La prostituzione non mi crea problemi,

ci vedo piuttosto delle soluzioni”.

 

Tradotto dal francese da Simona Mazzoli

 

COSA RISPONDIAMO

Presentiamo qui le risposte di Zeromacho alle 37 obiezioni che ci vengono mosse più di frequente.

In tema di prostituzione, disponiamo delle stesse conoscenze del grande pubblico al quale ci rivolgiamo. Dati, cifre ed elementi scientifici sono reperibili nei libri o sui siti specializzati (vedi link sul sito Zeromacho), ma bisogna avere la volontà di andarli a cercare e l’onestà di tenerne conto.

Le nostre sono reazioni di uomini che si mobilitano contro la violenza del sistema prostitutore e che provano empatia per le persone nella prostituzione.

Molte di queste obiezioni non sono altro che stereotipi con una parvenza di razionalità; le risposte che forniamo nascono da riflessioni maturate dalla nostra esperienza e dalla nostra sensibilità.

 

La scelta delle parole è importante

 

INVECE DI NOI DICIAMO

ragazza donna

prostituta donna nella prostituzione

escort donna nella prostituzione

prostituzione sistema prostitutore

cliente prostitutore

andare a prostitute pagare per un atto sessuale

 

servizio sessuale atto sessuale o penetrazione sessuale (orale, vaginale, anale)

industria del sesso sfruttamento sessuale di massa

turismo sessuale viaggio di prostitutori

pedofilo criminale sessuale nei confronti di bambini

abusi sessuali violenze sessuali

 

Le 37 obiezioni più frequenti

 

OBIEZIONI LIMINARI

 

1 La prostituzione non mi riguarda.

 

2 Non sono abbastanza motivato.

LIBERTA’

3 Ne hanno tutto il diritto!

 

4 Un uomo ha diritto al piacere.

 

5 Fa parte della vita privata.

 

6 E la libertà sessuale?

 

7 Puritanesimo contro libertinaggio.

 

8 Sono i vostri principi morali.

 

9 Quanti uomini pagano?

BISOGNI

 

10 Gli uomini hanno dei bisogni.

 

11 Quando sarò vecchio.

 

12 Iniziatrici.

 

13 E gli handicappati?

 

14 E i bisogni insoddisfatti?

 

15 Il buon ordine della società.

 

16 Evita gli stupri.

 

17 La miseria sessuale.

E’ MEGLIO

18. E’ la loro vita.

 

19 La prostituzione libera.

 

20 Guadagnano molti soldi.

 

21 E’ meglio di un lavoro faticoso.

 

22 Le prostitute occasionali.

 

23 Le escort.

 

24 E’ meglio che essere poveri.

“ ACCONSENTIRE” AD UN “MESTIERE”

25 Ad alcune piace.

 

26 Lavoratrici del sesso.

 

27 Un mestiere.

 

28 Col loro consenso.

ALTRE OBIEZIONI

29 Starebbero meglio nei bordelli.

 

30 Una maggiore clandestinità.

 

31 Matrimonio e prostituzione.

 

32 Bordelli per donne.

 

33 Donne che pagano.

 

34 Le organizzazioni criminali.

FATALISMO

35 Il “più antico mestiere del mondo”.

 

36 Un male necessario.

 

37 La prostituzione esisterà sempre…

Le risposte degli Zeromacho

 

“Il vero coraggio consiste nel parlare alla prima persona”

Arthur Adamov, La Confessione

 

OBIEZIONI LIMINARI

Obiezione 1. La prostituzione non mi riguarda.

Non ho niente a che fare con la prostituzione, è un problema che non mi interessa.

LA RISPOSTA DI ZEROMACHO. La prostituzione esiste, e mi riguarda. Vivo in una società in cui ci sono uomini che si servono del denaro per comprare il diritto di penetrare sessualmente una persona che non prova desiderio nei loro confronti e che nella maggior parte dei casi è obbligata dai protettori. Giudico questa violenza inammissibile e agisco assieme alla rete Zeromacho contro il sistema prostitutore e in favore dell’uguaglianza donne-uomini per far sì che questo cambi.

  1. Non sono abbastanza motivato.

Condivido le vostre opinioni ma non fino al punto di firmare un manifesto su un sito internet.

Peccato! Avete l’occasione di fare qualcosa perché ci sia un po’ meno violenza in questo mondo e perché le donne siano un po’ meno disprezzate nelle nostre società. Immagino sappiate che il peggior insulto – “puttana” – è anche il più diffuso.

 

LIBERTA’

  1. Ne hanno tutto il diritto!

Viviamo in una democrazia. Se ci sono uomini che vogliono andare con una prostituta, perché impedirglielo? Cosa fanno di male?

Rendetevi conto dei rapporti di forza: i prostitutori abusano di una persona in condizioni di debolezza, di indigenza e che, nella maggior parte dei casi, è sottomessa al volere di un protettore. Comprando il diritto ad una penetrazione sessuale, questi uomini mettono in atto una forma di dominazione maschilista ed esercitano un potere fondato sul denaro, contribuendo così a perpetuare un sistema internazionale di violenze e di traffici criminali.

Certo, avete la fortuna di vivere in una democrazia, ma conoscete anche il motto della Repubblica francese: “Libertà, uguaglianza, fraternità”. In Francia, le persone nella prostituzione vengono trattate secondo questi valori? Riuscite ad immaginare cosa vivono queste donne, la cui quotidianità è fatta di umiliazioni, brutalità e continue penetrazioni non desiderate? Mettetevi al loro posto, voi o una donna che amate! Continuate a non vedere la violenza esercitata dai prostitutori?

Non siamo più al tempo in cui le donne dovevano subire la legge degli uomini e soddisfare i loro desideri sessuali. La prostituzione è antiquata!

  1. Un uomo ha diritto al piacere.

Procurarsi piacere sessuale non è forse un diritto dell’uomo?

Certo, ed è proprio per questo che ha inventato la masturbazione!

Scherzi a parte, nella sessualità sono in gioco due persone, non una sola, e questo cambia tutto. L’atto sessuale è una possibilità, frutto di un incontro. Dire che uno dei due ha diritto ad un rapporto sessuale significa che l’altro ha un dovere sessuale. E’ da tempo che le donne si sono liberate dal “dovere coniugale”. Anche loro hanno diritto al piacere!

  1. Fa parte della vita privata.

Lo Stato non deve intervenire in questioni che riguardano la vita privata, come la sessualità tra persone consenzienti.

Lo stato interviene già per proteggere le categorie più vulnerabili. Ad esempio, in Francia, la legge vieta di pagare per un atto sessuale una persona che ha meno di 18 anni, anche se questa si dichiara consenziente.

E poi, si tratta veramente di “vita privata”? Anche se praticata in un luogo privato, la prostituzione rientra nel campo della dominazione maschilista e dello sfruttamento di massa della povertà. Il denaro non cancella i rapporti di forza.

  1. E la libertà sessuale?

La prostituzione fa parte della libertà sessuale.

La libertà di chi? La libertà dell’uno di non tenere in considerazione la libertà dell’altro, la sua condizione, i suoi desideri? La libertà sessuale non vale per entrambi? Altrimenti è solo dominazione del più forte. Nella prostituzione, il potere del denaro permette ad alcuni uomini di pagare per penetrare la vagina o la bocca di una donna che non è libera di rifiutare.

  1. Puritanesimo contro libertinaggio.

Voler abolire la prostituzione è tipico di un femminismo puritano. Io sto dalla parte del libertinaggio e della libertà.

“Libertinaggio”? “Libertà”? Il vostro è piuttosto ultra-liberalismo, perché confondete libertà del commercio e libertà sessuale. Per quanto riguarda il puritanesimo, parliamone! E’ proprio il puritanesimo che alimenta la prostituzione separando le donne in “mamme” e in “puttane”. Noi siamo per una sessualità libera, per la reciprocità dei desideri e dei piaceri.

  1. Sono i vostri principi morali.

State cercando di imporre i vostri principi morali. Se voi siete contro la prostituzione, lasciate almeno che altri la pensino diversamente.

Noi promuoviamo i valori umani fondamentali, tra i quali l’uguaglianza e il rispetto dell’altro: nessuno può accampare diritti su altri esseri umani e certamente nessuno ha il diritto di comprare una penetrazione sessuale non desiderata. Tacere di fronte a queste violenze è da vigliacchi, e chi tace acconsente.

  1. Quanti uomini pagano?

Quanti uomini fanno ricorso alla prostituzione?

Troppi! Sono una minoranza, ma sono ancora troppi. E troppi pochi uomini si oppongono alle violenze del sistema prostitutore. Il loro silenzio li rende complici di questo sistema di dominazione maschilista.

 

BISOGNI

10  Gli uomini hanno dei bisogni.

Il ricorso alla prostituzione non corrisponde forse ad un bisogno maschile naturale e incontenibile? Gli uomini non sono come le donne, hanno dei forti bisogni sessuali, a volte pressanti.

“Pressanti” o anche “incontenibili”, i “bisogni” sessuali maschili? Pisciare, ecco un bisogno naturale e incontenibile, come bere, dormire o respirare. Il desiderio sessuale può essere molto forte, ma non si è mai visto scoppiare un coglione e nessuno è mai morto per non aver avuto rapporti sessuali. Ci si può sempre masturbare, ed è anche gratis.

La pornografia tenta di imporci i suoi schemi semplicistici, con maschi sempre in calore, ma gli uomini non sono tutti dei maniaci sessuali.

Attenzione alle generalizzazioni sugli “uomini” e sulle “donne”! Molti dei nostri cosiddetti “bisogni” sono indotti da chi vorrebbe ridurci a semplici consumatori. Il desiderio sessuale dipende dal singolo-a, dalle diverse fasi della vita e da altri fattori, ma non dal fatto di essere uomo o donna.

11 Quando sarò vecchio.

Ora non ho bisogno della prostituzione; ma quando sarò vecchio, se nessuna donna mi vorrà…

E ovviamente sceglierete una giovane donna di vostro gusto, visto che voi potrete scegliere, e lei no! Quando sarete vecchi, non vi darà fastidio imporre un atto sessuale a una donna che non vi desidera? Questa non è la mia idea di sessualità: se mi troverò in questa situazione, mi soddisferò da solo. Viva l’autogestione!

12Iniziatrici.

Le prostitute sono delle professioniste che possono iniziare alla sessualità un giovane uomo che ha paura di non saperci fare.

Bel modo di imparare! Toccare il corpo nudo di una donna che non prova desiderio, non tener conto del piacere dell’altro, associare erezione e denaro! Pensate che qualche carezza e un’eiaculazione frettolosa siano il modo giusto di iniziare la propria vita sessuale? Non è così che un giovane uomo diventerà un buon amante, attento al piacere dell’altro. Potrebbe già esercitarsi a mettersi un preservativo; per il resto, scoprirà che si impara l’uno dall’altra, insieme.

13 E gli handicappati?

E gli uomini handicappati? Dovrebbero poter beneficiare di un’assistenza sessuale.

Tante grazie! Secondo voi, non possono piacere per come sono e dovrebbero pagare per provare piacere sessuale! Quanto ai portatori di handicap che soffrono di solitudine, cosa vi fa pensare che vogliano comportarsi da maschilisti imponendo i loro desideri sessuali?

Perché non fate qualcosa, ad esempio, per favorire la mobilità delle persone handicappate? Questo sì che aumenterebbe la loro libertà di azione e la possibilità di fare incontri! Perché dare tanta priorità alla sessualità degli uomini (e non delle donne) rispetto ad altri bisogni che influirebbero più profondamente sulla qualità della loro vita in società?

14 E i bisogni insoddisfatti?

E gli uomini che hanno dei bisogni insoddisfatti perché la loro compagna non ha voglia o non può?

Cosa ne sapete voi delle cause di questa situazione? Dire “mia moglie non vuole” è più facile che cercare un dialogo, perché il dialogo presuppone la capacità di mettersi in discussione. Forse la donna ha un calo del desiderio (può succedere anche ad un uomo), e se questo dura, è un problema che va affrontato assieme. Forse la donna rifiuta di mettere in atto ciò che l’uomo ha visto in un film porno. Forse l’uomo non propone alla “madre dei suoi figli” delle pratiche che considera sporche o bestiali. In ogni caso, il dialogo è salutare, a volte anche con l’aiuto di una terza persona.

A proposito di insoddisfazione, avete mai pensato alle donne sole, ad esempio ai 3 milioni di vedove in Francia? Siete pronti a sacrificarvi per quelle che soffrono di astinenza sessuale?

15 Il buon ordine della società.

Penso che la prostituzione favorisca la stabilità della famiglia e la fedeltà all’interno della coppia.

La vostra idea di coppia si basa dunque sull’ipocrisia!

Una coppia che ha bisogno della prostituzione per durare non è una coppia ideale.

16 Evita gli stupri.

La prostituzione non è forse un mezzo per canalizzare le pulsioni e l’aggressività sessuale di certi uomini? Se non esistessero le prostitute, i perversi e i frustrati se la prenderebbero con le altre donne. Secondo me la prostituzione evita gli stupri.

Secondo voi, dunque, una categoria di persone particolarmente vulnerabili dovrebbe essere usata per lo sfogo dei perversi violenti del pianeta! Spetterebbe a loro sacrificarsi per il bene degli altri! Ma non sono forse esseri umani esattamente come voi e me?

Ragionando per assurdo, perché non canalizzare le proprie pulsioni di aggressività picchiando e torturando delle persone a pagamento? Non pensate che ci siano altri modi per canalizzare l’aggressività, sessuale o di altro tipo? Ognuno noi di noi impara fin dall’infanzia a gestire le proprie pulsioni, altrimenti la vita in società non sarebbe possibile.

Per me, la prostituzione è simile allo stupro; il denaro prende il posto del coltello. In tutti e due i casi, il desiderio dell’altro è negato: la donna si sforza o è forzata.

La prostituzione incita alla violenza sessuale avvalorando l’idea che dei corpi di donna siano oggetti pubblici di cui tutti gli uomini possono appropriarsi, con la forza o col denaro.

17 La miseria sessuale.

Io non ho bisogno della prostituzione, ma penso che risponda al bisogno di socializzazione delle persone isolate, timide e frustrate. Le prostitute forniscono un servizio: alleviano la miseria sessuale.

Non si tratta piuttosto di miseria affettiva, di solitudine, di bisogno di avere qualcuno con cui parlare, con cui avere uno scambio? Come può un’eiaculazione a pagamento risolvere questo problema? Le donne nella prostituzione non hanno poteri soprannaturali e non sono nemmeno psicoterapeute. Spetta agli uomini lavorare su sé stessi per uscire dal loro isolamento ed aprirsi agli altri! Più cercano la dominazione attraverso il denaro, più si allontanano dalla possibilità di vivere un giorno un rapporto autentico con una donna che possa considerarli persone e non portafogli.

 

E’ MEGLIO

18 E’ la loro vita.

Bisogna pure che queste donne vivano.

E la vorreste questa vita per voi o per una persona che vi sta a cuore? Essere strappata alla propria famiglia, lasciare giovanissima la Moldavia o la Nigeria per ritrovarsi in un paese sconosciuto a succhiare cazzi a ripetizione?

Con questo tipo di ragionamento fatalista, i bambini lavorerebbero ancora in miniera. Ci sono situazioni che sono inaccettabili; è importante dirlo ed è necessario agire per mettervi fine.

Come si può credere che l’intrusione di sconosciuti nell’intimità di una persona costretta a praticare atti sessuali non desiderati possa non avere conseguenze gravi sul suo equilibrio, sulla sua salute e sulla sua speranza di vita?

19 La prostituzione libera.

Voi confondete la prostituzione forzata – da condannare – e la prostituzione libera. Ci sono donne e bambini vittime della tratta, ma ci sono anche persone che si prostituiscono liberamente. Se uno decide di guadagnare soldi in questo modo, perché opporsi?

Non si tratta di opporsi a questa o quella persona, ma ad un sistema di violenze che miete milioni di vittime in tutto il mondo. E queste persone non hanno scelta. Quelle che “scelgono” di prostituirsi lo fanno sempre per difetto. Non si sceglie tra prostituzione e medicina.

Inoltre, l’esistenza della prostituzione ha conseguenze negative per tutte le donne: i soli modelli che le nostre società maschiliste propongono sono quelli di “mamma” o “puttana”. Come possono le donne riconoscere i propri desideri quando tutto concorre a ridurre l’espressione della loro sessualità ad atteggiamenti stereotipati conformi a fantasie maschiliste?

 

20 Guadagnano molti soldi.

Guadagnano in una notte più di quello che una cassiera di supermercato o una donna delle pulizie guadagnano in un mese.

E allora? Pensate che il denaro giustifichi tutto? Che cancelli tutte le violenze? Che le donne povere o immigrate abbiano come sola alternativa fare la domestica o prostituirsi, cioè pulire la sporcizia dei ricchi o svuotare i coglioni dei ricchi? Non vi rendete conto dei rapporti di classe? Anziché difendere la prostituzione, se impiegaste le vostre energie per ottenere una migliore remunerazione per i lavori delle donne, sarebbe un passo in avanti per tutti!

21 E’ meglio di un lavoro faticoso.

E’ meglio che lavorare in fabbrica o fare dei lavori degradanti o faticosi.

Dite così perché avete sperimentato entrambi in prima persona o è soltanto una vostra impressione? Avete chiesto il parere di un’operaia, di una cassiera di supermercato, di una donna delle pulizie? Sappiate che queste donne vedono bene la differenza tra un lavoro remunerato di questo tipo, per quanto difficile o faticoso, e la violazione della loro intimità.

22 Le prostitute occasionali.

E quelle che si prostituiscono occasionalmente per incrementare delle entrate insufficienti, come ad esempio le studentesse?

Anziché cercare di giustificare il fatto che uomini ricchi approfittano di donne che si trovano in condizioni precarie, preferisco fare qualcosa per aumentare i sussidi sociali e le borse di studio.

23 Le escort.

Stanno meglio le escort perché hanno dei clienti di lusso.

Il caso Strauss-Kahn vi ha dato questa impressione?

E voi, se foste ben pagati, sareste pronti a farvi inculare?

Pensate che faccia meno male con un prostitutore benestante?

24 E’ meglio che essere poveri.

Una donna sa che può sempre ricorrere a questa soluzione se si trova nel bisogno.

E un uomo non se lo dice? Questo mostra alla perfezione fino a che punto le donne hanno interiorizzato la dominazione maschilista. E’ nostro compito crescere ed educare le ragazze avviandole ad una carriera professionale!

“ACCONSENTIRE” AD UN “MESTIERE”

25 Ad alcune piace.

Ci sono donne a cui piace.

Cos’è che dovrebbe piacere a queste donne? Essere penetrate in bocca, nella vagina o nell’ano per tutto il giorno o per tutta la notte? Pensate veramente che a qualcuno possa piacere? A voi piacerebbe? E anche se qualcuno mi dicesse di sì, la mia posizione non cambierebbe: mi rifiuto di pagare per una penetrazione sessuale.

26 Lavoratrici del sesso.

Ho visto alla televisione una prostituta che rivendicava la propria libertà di vendere servizi sessuali. Per lei è un mestiere; sono lavoratrici del sesso.

Penetrazioni ripetute, senza desiderio: lo chiamate lavoro? Un lavoro come un altro? Dobbiamo considerarlo come un mestiere e proporlo alle disoccupate? Alle giovani per uno stage? A vostra sorella, a vostra madre, a vostra figlia?

E a voi piacerebbe farvi penetrare da uno sconosciuto che vi fa schifo, poi da un altro, un altro, un altro ancora, tutta la notte, per mesi e mesi? A me no, nemmeno una volta sola!

27 Un mestiere.

E’ un po’ come essere massaggiatrici, sono che loro vanno fino in fondo: è un mestiere.

Se non riuscite a vedere la differenza tra massaggiare le spalle e masturbare un cazzo, io la vedo! Una differenza non di grado (più o meno faticoso) ma di natura: un massaggio è fatto sulla pelle e l’esterno del corpo, un atto sessuale coinvolge le mucose e le parti più intime del corpo. Infine, non tutte le attività che comportano una transazione finanziaria sono un mestiere; pensate ad esempio agli spacciatori di droga.

28 Col loro consenso.

Ci sono delle prostitute consenzienti.

E questo vi basta? Per me c’è una bella differenza tra “non sono contraria”, ovvero “cedo”, “acconsento”, “lo faccio anche se controvoglia”, “non oppongo resistenza”, “mi rassegno” e “sono favorevole”, cioè “lo desidero”, “desidero farlo con te”. Preferisco che l’altro sia pienamente d’accordo, e questo non si può comprare.

Cosa ne sapete delle ragioni che hanno spinto queste donne alla prostituzione: violenze durante l’infanzia, ricatti, pressioni, condizionamenti, depressione, debiti, dipendenza da droghe, ecc.?

Qualsiasi cosa dica la persona nella prostituzione, sia essa libera, consenziente o costretta da un protettore, la mia posizione non cambia: mi rifiuto di pagare per una penetrazione sessuale.

ALTRE OBIEZIONI

29 Starebbero meglio nei bordelli.

In ogni caso, la prostituzione esiste; tanto vale organizzarla, regolamentarla. Nei bordelli, le prostitute sono al riparo dalla violenza e i controlli medici prevengono le malattie.

Riuscite ad immaginare voi stessi o una persona a cui volete bene in un bordello? Non un bordello immaginario, ma un bordello reale, uno nel quale siete rinchiusi, senza contatti con l’esterno, sottomessi ai ritmi imposti dai gestori e tenuti ad obbedire alle esigenze più perverse dei prostitutori (più di un centinaio di uomini di seguito). Se non lo accettate per voi stessi, perché pensate che altri potrebbero farlo?

La vostra domanda dimostra che non siete indifferenti alla qualità di vita delle donne nella prostituzione; forse provate compassione nei loro confronti. Se il loro benessere vi sta a cuore, create piuttosto una via d’uscita per le donne che vogliono abbandonare la prostituzione!

30 Una maggiore clandestinità.

Impedire alle prostitute di lavorare le condannerà ad una maggiore clandestinità e peggiorerà le loro condizioni di vita.

La clandestinità non impedisce ai prostitutori di trovare quello che cercano, soprattutto su internet. Le condizioni di vita della maggior parte delle donne nella prostituzione, sottomesse al volere di uomini sconosciuti potenzialmente pericolosi, sono già spaventose.

Noi chiediamo che le persone nella prostituzione non siano più perseguitate, punite o abbandonate al loro destino. Chiediamo che vengano accolte, aiutate e che sia data loro la possibilità di cambiare vita. Queste donne, questi bambini, questi uomini hanno diritto ad un futuro diverso.

31 Matrimonio e prostituzione.

In alcuni matrimoni, le donne mantenute sono un po’ come le prostitute.

Per voi, forse, ma trovo questo paragone umiliante per le donne. Una donna sposata non subisce le violenze di uomini sconosciuti. Una donna sposata ha dei diritti, uno statuto legale, un posto nella società e può divorziare, se vuole. Una donna nella prostituzione non può nemmeno lamentarsi delle violenze e delle aggressioni che subisce quotidianamente. Come potrebbe dar voce alla sua sofferenza? Per molti, “è solo una puttana”.

32 Bordelli per donne.

Si potrebbero creare dei bordelli con uomini formati apposta per occuparsi di donne con bisogni sessuali insoddisfatti.

E voi, lo fareste? (Vedi spot https://vimeo.com/28986563) No! E allora perché vorreste che lo facessero altri uomini? E poi sapete bene che poche donne ricercherebbero una sessualità di questo tipo, meccanica e frustrante.

33 Donne che pagano.

Ci sono anche donne che comprano uomini.

E allora? Questo annulla forse la violenza sui milioni di persone – donne, bambini e uomini – che sono prostituite a degli uomini? Questo tipo di violenza è specifica: non esistono organizzazioni criminali internazionali che brutalizzano e trasferiscono uomini da un luogo all’altro per soddisfare i desideri sessuali delle donne.

Certo, le prostitutrici esistono, e anche questa è una forma di violenza, perché si tratta sempre di persone ricche che comprano l’accesso al corpo di persone povere.

34 Le organizzazioni criminali.

Perché non vi concentrate più sulle organizzazioni criminali e i protettori anziché sui clienti?

Perché non concentrarsi su entrambi? Noi chiediamo la repressione delle organizzazioni criminali E la penalizzazione dei prostitutori. Se insistiamo sulla responsabilità dei prostitutori è perché la loro domanda è il motore di un sistema internazionale di violenze criminali che miete decine di vittime tra gli individui più poveri e vulnerabili. Senza prostitutori, i protettori sarebbero disoccupati!

FATALISMO

35 Il “più antico mestiere del mondo”.

La prostituzione è il più antico mestiere del mondo.

Chi dice “mestiere”, dice formazione e dunque studi, stages, diplomi, evoluzione di carriera, contratti collettivi… Niente a che vedere con la prostituzione!

La prostituzione è inseparabile dalla dominazione maschilista ed è di certo la più antica forma di violenza patriarcale. Ci sono uomini che pensano di avere il diritto di sottomettere le donne, di controllare la loro sessualità dentro e fuori il matrimonio e di asservirle nella prostituzione per appagare i propri desideri sessuali.

Dichiarare che la prostituzione è “il più antico mestiere del mondo”, e dunque che la prostituzione esisterà sempre, significa bloccare ogni tipo di riflessione. La prostituzione è un fenomeno storico, ha avuto un inizio e avrà una fine, come la schiavitù.

La pena di morte è la più antica forma di punizione del mondo, ed è stata abolita.

Il più antico mestiere femminile del mondo, ovvero quell’insieme di abilità e competenze che sin dall’inizio dell’umanità le donne scambiano con denaro, è il mestiere di levatrice.

36 Un male necessario.

Non c’è niente da fare. La prostituzione è un male necessario.

Si è detta la stessa cosa della schiavitù, del lavoro minorile, della tortura, della pena di morte.

Se è un male, non è necessario. Mi rifiuto di arrendermi; è mio dovere lottare contro le ingiustizie e posso farlo partecipando ad un’azione collettiva.

Forse non volete che il mondo cambi. Io penso invece che il sistema prostitutore possa essere contrastato e che ciascuno di noi possa fare qualcosa: opporsi, denunciare, proporre, e di preferenza in gruppo, perché l’unione fa la forza.

 

37 La prostituzione esisterà sempre…

Voler abolire la prostituzione è un’illusione. Ci saranno sempre delle prostitute.

Una legge non cambia una situazione istantaneamente. La legge che reclamiamo stabilisce un divieto: è proibito comprare un atto sessuale. Come per la schiavitù, abolita in Francia nel 1848, ci vorrà molto tempo – almeno qualche decennio – e molto denaro da investire nella prevenzione, nell’educazione, nella formazione e nell’aiuto alle vittime di violenze. Saranno necessarie molte energie e il sostegno di una volontà politica.

Certo, ci sono ancora schiavi nel mondo, ma il principio è più o meno ammesso dalle democrazie: un essere umano non è una mercanzia. Giustificata per secoli da grandi intelletti e con eccellenti argomentazioni, la schiavitù ha ormai perso ogni legittimità e la politica degli stati si è evoluta in conseguenza. Il cambiamento di mentalità al quale Zeromacho contribuisce sortirà un giorno lo stesso affetto con la prostituzione.

Fondato nel 2011, ZEROMACHO è una rete internazionale di uomini che si mobilitano contro il sistema prostitutore e a favore dell’uguaglianza donne-uomini. ZEROMACHO organizza riunioni, seminari di formazione, gruppi di riflessione sul maschile.

ZEROMACHO fa parte del collettivo francese Abolition 2012, che raggruppa 57 associazioni impegnate contro il sistema prostitutore.

ZEROMACHO è membro della rete internazionale MenEngage – Boys and men for gender equality (www.menengage.org).

 

 

Se siete uomini, unitevi alla rete ZEROMACHO!

 

 

Vi basta firmare il manifesto sul sito

Service institut de beauté sur Nantes

 

Informazioni: info.zeromacho@gmail.com

Indirizzo: 80, quai de Jemmapes 75010 Paris

Facebook: @Zeromacho

Twitter : @Zeromacho

 

Responsabili e portavoce

Gérard Biard

Patric Jean @patricjean

Frédéric Robert